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La civiltà contadina dalla malòra all’Unesco, passando per Cavour.

L’essenza contadina delle Langhe è stata raccontata nelle sue sfumature da due scrittori del Novecento che, più di chiunque altro, l’hanno resa celebre con i loro romanzi e i loro racconti: Beppe Fenoglio e Cesare Pavese. E se le loro pagine hanno reso immortale la terra de “La malòra”, tra queste colline il ricordo di quei tempi è ancora custodito gelosamente, tramandato dalle mani sapienti di coloro che la lavorano e ne preservano la bellezza.

Il Museo della Langhe racchiude questi segreti, svelando al visitatore le arti e i mestieri dei tempi passati, accompagnandolo in un viaggio nella Storia dei campi e degli uomini e donne che li hanno resi Patrimonio dell’Umanità, tutelati dall’Unesco.

Per comprendere al meglio questo territorio, con la sua cultura e le sue tradizioni contadine, il Castello – impreziosito da diverse Sale di rara bellezza – offre in mostra gli attrezzi della vita rurale, accompagnati dai percorsi etnografici, arrivando infine a scoprire le memorie del Conte Camillo Benso, con i cimeli cavouriani, custoditi in quelli che furono i suoi appartamenti.

La civiltà contadina

Alle radici della fama di questa terra straordinaria, c’è il duro lavoro di molte generazioni di contadini e artigiani. Questa sezione del Museo ospita strumenti e attrezzi originali, usati per secoli nei campi e nelle botteghe locali, proponendo l’ambientazione delle arti e dei mestieri di un tempo. 

I percorsi etnografici

Esiste una stretta connessione tra natura, cultura e tradizioni locali, che in questa sezione viene resa visibile attraverso le ambientazioni domestiche di fine ‘600 e fine ‘800, con una raccolta di oggetti d’epoca dei secoli passati e un’interessante rassegna fotografica firmata dal maestro albese Aldo Agnelli.

I Cimeli cavouriani

La sala dedicata al grande statista piemontese custodisce informazioni sulla situazione della tenuta di Grinzane e sul vino prodotto all’epoca, sfoggiando con orgoglio i cimeli cavouriani tra i quali la fascia a bandoliera da sindaco, documenti originali e la camera da letto del Conte Cavour, con il letto in stile impero.

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